mercoledì 10 gennaio 2018

Le più antiche testimonianze di pinne

Disegno di una pinna per mano fatto da Leonardo
La prima testimonianza di pinne si deve a Leonardo da Vinci, che le inserisce come attrezzatura al suo "uomo acquatico". Ispirate all'anatomia degli anfibi, più che a delle vere e proprie pine per piedi, Leonardo pensò a degli speciali guanti palmati, per favorire la nuotata.



Una descrizione scritta di una pinna viene invece dal "De motu animalium", scritto nel 1743 da Giovanni Borelli, che viene, tra le altre cose, considerato come opera fondante della biomeccanica. In particolare nel capitolo "De natatu" descrive una macchina che permetta all'uomo di muoversi e respirare sott'acqua e cita un innovativo modo di muoversi nelle profondità subacquee:
"non alla maniera dei gamberi ma col remigare delle palme delle mani e dei piedi" per poter e"nuotare nell’acqua alla maniera delle rane".

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