Come già detto più volte, e anche come l'intuito suggerisce, la funzione delle pinne è quella di aiutare l'essere umano nel nuoto. La possibilità, infatti, di poter disporre di questi dispositivi artificiali ci permette di incrementare notevolmente le nostre capacità natatorie, fino al punto di riuscire a competere con gli animali acquatici nel loro habitat con la pesca.
Anche le funzioni ludiche e sportive hanno permesso alle pinne di spopolare nel mondo moderno, grazie a pratiche come lo snorkeling e il nuoto in piscina.
In questo contesto non bisogna neanche sottovalutarne l'utilizzo in campo fisioterapico: la riabilitazione in piscina sta prendendo sempre più piede, soprattutto per quanto riguarda articolazioni quali braccia o gambe, e si serve di strumenti quali tavolette e, appunto, pinne.
Infine è necessario citare quello che è ed è stato l'utilizzo delle pinne in campo militare. La loro introduzione in questo contesto si deve alla Regia Marina Militare Italiana, che, nel 1939, con il generale Eugenio Wolk, sviluppò per la prima volta un metodo di attacco subacqueo. Il loro utilizzo verrà poi replicato durante la seconda guerra mondiale dalla UDT (Underwater Demolition) per effettuare operazioni di bonifica propedeutiche allo sbarco in Normandia.
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